ACSI Napoli: Indicazioni e Proposte per la riapertura
18-05-2020 00:56 - Emergenza Coronavirus
NEWS - Il comitato Territoriale ACSI di Napoli, vista la situazione attuale, legata allo stato pandemico che attanaglia non solo il nostro paese ma quasi la totalità della popolazione mondiale, ed a seguito del termine del periodo di “lockdown”, ha redatto un documento al fine di poter fornire indicazioni e proposte atti a contenere in maniera significativa la propagazione del Covid19 e accompagnare le associazioni e le società ad una ripresa in totale sicurezza.
Tale documento è stato elaborato basandosi sulle “Linee-Guida per l'esercizio fisico e lo sport” emanate il 16 Maggio dall'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di “Sport e Salute S.p.A.”, d'intesa con il CONI, il CIP e sentite le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva.
Premessa
Prima di tutto, è opportuno chiarire alcuni aspetti fondamentali di carattere generale:
1. Per “Linea Guida” si intendono “atti di indirizzo” piuttosto che raccomandazioni di carattere generale per orientare i soggetti destinatari all'applicazione di una normativa, piuttosto che assisterli nel decidere quali siano le modalità operative più appropriate in specifiche circostanze. Le linee guida per avere “validità” devono essere prodotte, attraverso un processo sistematico, da esperti del settore, piuttosto che da organismi governativi afferenti alla disciplina trattata. Il documento sopra citato è una “Linea Guida”, che si conclude invitando a “seguire le istruzioni di dettaglio della propria disciplina emanata dall'organismo sportivo di riferimento;” in sintesi dalle Linee Guida devono scaturire strumenti operativi più dettagliati e soprattutto contestualizzati alle singole realtà organizzative: i protocolli e le procedure.
2. L'inosservanza delle Linee Guida comporta una responsabilità oggettiva e soggettiva rispetto al verificarsi di un evento dannoso, in pratica il legale rappresentante di un'Associazione e/o Società Sportiva diventa perseguibile civilmente e penalmente se non ha applicato con diligenza le raccomandazioni contenute nelle linee guida per la prevenzione del contagio da Covid -19.
3. Il legale rappresentante di un'associazione non è un titolare di impresa ma è l'esecutore della volontà e delle linee d'indirizzo approvate dall'assemblea dei soci.
Cosa fare prima dell'inizio attività
L'obiettivo primario delle azioni da mettere in campo prima della riapertura è quello della “messa in sicurezza” della propria attività, al fine di limitare al massimo la diffusione del Sars-Cov-2 (il coronavirus causa del COVID-19), in linea con il principio ispiratore del suddetto documento “Ognuno protegge tutti”.
Le cose da fare sono:
1. PIANO GENERALE DI “MESSA IN SICUREZZA”, che deve scaturire da:
A. Inquadramento del rischio (conoscenza dei sintomi e delle modalità e dei meccanismi di trasmissione del Covid – 19)
B. Conoscenza della normativa e degli atti d'indirizzo sulla sicurezza nei posti di lavoro e sul rischio biologico e dei criteri per la valutazione del rischio
C. Analisi specifica della struttura e delle attività. che si svolgono al suo interno
e deve prevedere:
a. Variazioni strutturali per garantire la separazione fra ingressi e uscite, una zona filtro per regolamentare gli accessi, il distanziamento per l'esecuzione delle attività, il posizionamento e la protezione della segreteria e delle aree amministrative, l'utilizzo controllato e protetto di sala d'attesa, spogliatoi e bagni, l'accesso di merci e fornitori provenienti dall'esterno, massima ventilazione dei locali
b. Variazioni organizzative delle attività rispetto alla gestione delle presenze, all'affluenza nelle sale, alla presenza degli accompagnatori, al raggiungimento della struttura, all'effettuazione di alcune attività via web, ai percorsi ed ai turni dei tecnici e degli altri operatori
c. Revisione delle procedure d'emergenza
D. Modalità, frequenza e certificazione delle attività di disinfezione
E. Formazione ed informazione degli operatori, dei tecnici e di tutti gli altri soci, compreso la cartellonistica specifica da affiggere nella struttura e/o distribuire sotto forma di depliant
F. Procedure per la riammissione dei soci (tecnici e/o atleti), previsione di certificato medico e/o di semplice screening anamnestico
G. Modalità di monitoraggio della salute dei soci (rilievo della temperatura e/o semplice screening anamnestico)
H. Modalità di registrazione oggettiva e soggettiva di tutte le attività di prevenzione eseguite
I. Modulistica per l'acquisizione del consenso informato su tutte le procedure adottate ivi compreso l'utilizzo degli agenti disinfettanti
J. Modulistica per la tutela della privacy adattate alle attività di prevenzione eseguite
K. Modalità di utilizzo, di gestione e di smaltimento dei DPI ed elaborazione di un documento per la gestione dei rischi contestualizzato al COVID - 19
2. Approvazione del “Piano di Sicurezza” da parte dell'Assemblea dei Soci ed eventualmente anche da parte del Dipartimento di prevenzione dell'ASL di riferimento territoriale ed attuazione di quanto stabilito nel “Piano di sicurezza” seguendo le procedure in esso stabilite per la riapertura.
Cosa fare durante lo svolgimento dell'attività
1. Attuazione di quanto stabilito nel “Piano di sicurezza”, tenendo particolare cura per la pedissequa registrazione ed archiviazione delle attività di sicurezza svolte.
Consigli Pratici
1. Circa il 60% del lavoro di preparazione da effettuare è di carattere burocratico ed amministrativo, fondamentalmente si tratta di aggiornare ed ampliare documenti, che già dovrebbero far parte della routine delle associazioni e/o delle società sportive
2. Il Piano Generale di “Messa in Sicurezza” deve necessariamente essere specifico per ogni singola
3. Struttura relativamente alle variazioni strutturali ed organizzative.
4. La vera criticità sta nelle modalità di disinfezione da adottare, partendo dal presupposto che locali ed attrezzature devono essere disinfettati ad ogni utilizzo. Al riguardo vi sconsigliamo l'utilizzo di ozono e/o lampade UVC, che al momento non hanno ancora ricevuto il riconoscimento ministeriale sul reale effetto disinfettante. Si consiglia l'utilizzo di perossido d'idrogeno, ipoclorito di sodio, dicloro isocianurato e alcool etilico almeno al 75%. Questi prodotti possono essere applicati manualmente o irrorati per nebulizzazione e/o atomizzazione (tranne l'alcool). Ricorrere ad una ditta esterna diventa costoso e complicato in considerazione della frequenza dell'intervento. Per cui o si applicano manualmente, quindi bisogna destinare una persona con questo specifico compito, oppure ricorrere a sistemi automatizzati, che hanno un alto costo iniziale, che però può essere ammortizzato nel tempo ed abbattuto con eventuali agevolazioni fiscali. L'importante è registrare e supportare con adeguata documentazione gli interventi eseguiti.
5. Relativamente ai DPI, bisogna prestare particolare attenzione che abbiano l'autentica autorizzazione ministeriale, compreso il gel disinfettante per le mani e conservare la documentazione d'acquisto.
6. L'altra criticità è correlata allo smaltimento dei rifiuti speciali (mascherine e guanti usati dagli associati), sarebbe un altro costo, siamo in attesa di avere conferma sulla possibilità che il singolo socio provveda individualmente allo smaltimento.
Il supporto del Comitato Provinciale ACSI Napoli
Premesso che quanto sopra esposto è da noi ritenuto indispensabile per riaprire in sicurezza, garantendo tutti i soci (tecnici, operatori ed atleti) compreso i legali rappresentanti, senza tralasciare il contributo che ognuno di noi può dare alla prevenzione di una nuova ondata di contagi: “Ognuno protegge tutti”, consapevoli anche che il nostro “mondo” è pieno di saccenti scienziati pronti a trovare soluzioni più semplici e meno impegnative …. il miglior medico è quello che ci diagnostica l'assenza di malattia.
In ogni caso il Comitato territoriale ACSI di Napoli ha deciso di supportare i propri associati, qualunque scelta facciano, nel seguente modo:
1. Consulenza telefonica, per qualsiasi chiarimento e consiglio è possibile contattare direttamente il Presidente ed il Vice Presidente del Comitato Territoriale di Napoli, ai seguenti numeri:
a. dott. Claudio Cimmino 335 5606737
b. dott. Mario Sansoni 328 6561172
2. Disponibilità dei format della documentazione generica necessaria, (consenso informato, privacy, ecc…).
3. Grazie alla convenzione sottoscritta con una azienda specializzata è anche possibile delegare ad essa la stesura e l'esecuzione del Piano di “Messa in Sicurezza” personalizzato, compresa anche la fornitura di tutto il materiale necessario (validazione del piano, fornitura DPI, altri supporti strutturali, ecc …). In pratica, questa società può occuparsi di tutto quanto previsto nel Piano di Sicurezza, con o senza la disinfezione. Questo perché il costo oscilla sensibilmente in base ai locali nei quali deve essere implementato il sistema di disinfezione automatico o di altro tipo.
4. La società convenzionata rende disponibile anche la consulenza fiscale per abbattere almeno del 30% i costi, utilizzando gli opportuni sgravi fiscali, ed ha previsto la possibilità di un pagamento dilazionato della somma restante.
5. IL COMITATO TERRITORIALE ACSI DI NAPOLI SUPPORTERA' LE ASSOCIAZIONI E/O LE SOCIETA' SPORTIVE, CHE ADERIRANNO AL PROGETTO ILLUSTRATO AL PUNTO 3, RESTITUENDO IL 100% DELLE QUOTE ASSOCIATIVE VERSATE PER LA STAGIONE SPORTIVA 2019/2020, LASCIANDO INALTERATO LE COPERTURE ASSICURATIVE.
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